L'ormai quasi centenario sociologo e filosofo francese Edgar Morin rilancia la riflessione sullo «spirito critico» in un'intervista al quotidiano Le Monde del 21 novembre 2020. In un contesto di violenza, anche a sfondo religioso, vede rafforzarsi una contrapposizione tra due volti della Francia, e non solo: uno umanista e un altro identitario. Per evitare che lo scontro possa acutizzarsi, come già successo durante la prima metà del Novecento, propone alla scuola di approfondire la sua riflessione sullo «spirito critico». Esso suppone «la vitalità dello spirito interrogativo e dello spirito problematizzatore», che gli insegnanti dovrebbero incoraggiare. Inoltre, richiede la «capacità di autoesame», anch'esso da stimolare nei ragazzi, affinché possano «accedere a una riflessività fonte di una costruttiva autocritica». Ecco delineato lo «spirito critico», spesso presentato in modo astratto o utilizzato come formula passe-partout. Merita una seria seria riflessione nel nostro quotidiano didattico.
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la notte del racconto
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